lunedì 9 gennaio 2012

Corso di vetrinista e Visual Merchandiser

Come già anticipato in precedenza sto frequentando un corso di 6 mesi di vetrinista e visual merchandiser nell'unica scuola di Roma a rilasciare un Attestato Europeo riconosciuto dall'Accademia Vetrinistica Italiana (I membri della Federazione Italiana Vetrinisti & Visual Merchandiser, riconosciuti su tutto il territorio nazionale come professionisti vetrinisti, visual merchandiser o coordinatori di immagine aziendale, si attengono al codice deontologico della Federazione, hanno un tariffario professionale nazionale di orientamento e partecipano alle numerose iniziative patrocinate e promosse dalla Federazione, sempre in prima linea negli eventi nel campo della comunicazione visiva.) ; e devo dire che è una scuola molto interessate ed esaustiva:

Sto parlando della scuola di Marco Catalani l'expovetrine !


Per chi non sa di cosa si tratta ,diseguito darò un pò di nozioni ,che sicuramente vi apriranno un altro"mondo"!:-)









  • La vetrina, come mezzo pubblicitario, risulta il più diretto contatto con l’acquirente. Per risvegliare il desiderio d’acquisto è necessario un allestimento curato e convincente che susciti costantemente l’attenzione del pubblico. L’arte dell’allestimento necessita di molte conoscenze tecnico-artistiche che si devono apprendere con un corso teorico-pratico, per chi vuole diventare un Visual Merchandiser ed affermarsi in questo settore di grande sviluppo.Nel corso, inoltre,viene insegnata la decorazione inerente la parte scenografica della vetrina indispensabile a richiamare l’attenzione dell’acquirente. Sbocchi lavorativi:punti vendita, mostre, fiere, ecc.









  • Il Visual merchandising è l'insieme di operazioni che collocano il prodotto all’interno del punto di vendita in sintonia con le scelte del format (o strategia commerciale) e che riguardano il sistema espositivo, l’ambientazione, l’illuminazione, la grafica. La traduzione letterale è visualizzazione della merce, ma indica una serie di operazioni molto più complesse di una semplice esposizione di prodotti: un linguaggio commerciale creativo.
    Più in generale, riguardano l’atmosfera prodotta dagli stimoli sensoriali che il prodotto esposto è in grado di indurre nel cliente per attirarne maggiormente l’attenzione e aumentare i volumi di vendita.
    Per la creazione di questi stimoli sensoriali, vengono utilizzati i 5 sensi che l'uomo ha disposizione:



  • Vista: è la più importante in quanto giunge per prima al consumatore, tutto deve essere ben visibile con uno sguardo.



  • Udito: l'utilizzo di musiche o suoni che rappresentino la filosofia brand.



  • Olfatto: grazie all'utilizzo di fragranze si stimolano i ricordi limbici nel cervello del consumatore.



  • Tatto: fondamentale per poter abbattere la barriera tra consumatore e produttore; tutta la merce deve essere "toccabile", dall'abbigliamento al tecnologico.



  • Gusto: grazie alla possibilità dell'assaggio si avvicina il prodotto al consumatore.
    Importante ricordare che tutti i sensi devono seguire un filo logico,e seguire il mood del marchio. Grazie all'utilizzo delle tecniche di visual merchandising,si passa da una vendita assistita,alla libera vendita. Il visual merchandising è inoltre una tecnica che serve a facilitare la preselezione e l'acquisto da parte del cliente esponendo la merce in una sequenza logica riferita alla priorità di scelta del cliente stesso (per esempio sequenza di utilizzo)...

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